martedì 16 luglio 2024

IntervistArtistica - Carmine Antonio Carvelli

Oggi abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchiere e farvi conoscere Carmine Antonio Carvelli, che abbiamo recentemente conosciuto al Livorno Artistica Day, dove ha partecipato con una sua opera, "Ascolto". (la sua pagina Instagram)

Carmine, ci puoi raccontare come è nata la tua passione per l'arte?

Da sempre nutro una profonda passione per l'arte, tanto da sentirmi come se fossi nato con un pennello in mano. Non ricordo un solo giorno in cui non abbia disegnato o dipinto. Disegnavo ovunque, sui quaderni di scuola, durante le lezioni (soprattutto quelle di matematica), quando ero triste, quando ero felice, sempre. Dopo aver completato la scuola media, ho deciso di intraprendere gli studi presso il liceo artistico e successivamente all'accademia di belle arti.


Come descriveresti il tuo stile artistico? Ha subito delle evoluzioni nel corso degli anni?  

Nel corso della mia formazione accademica, ho sviluppato una forte impronta nello stile realistico, che si è riflessa nelle mie prime opere. Tuttavia, durante il periodo di quarantena causato dal COVID-19, ho avuto l'opportunità di sperimentare ampiamente.

Da questa sperimentazione è nato un progetto realizzato con cera industriale, solventi e colori, che ha segnato una significativa evoluzione nel mio stile. Tra gli artisti che maggiormente influenzano il mio modo di disegnare, spicca Modigliani.

Le sue forme sinuose, smussate e allungate convergono in modo significativo con il mio stile.

Qual è il messaggio o l'emozione che cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?  

La società contemporanea è infiltrata da immagini irreali e distorte della realtà, che ci inducono a credere che la bellezza, il successo e la felicità siano solo una questione di apparenza. I social media, in particolare, sono diventati il terreno fertile per la creazione di identità fittizie, in cui ognuno può ritoccare la propria immagine e presentarsi al mondo nel modo più favorevole possibile.

Questa dematerializzazione dell'immagine dell'essere umano ci porta a riflettere sul significato stesso dell'essere umano. Ci chiediamo se la nostra identità sia davvero così fragile da poter essere manipolata e alterata così facilmente. Ci chiediamo se la nostra ricerca interiore sia stata sostituita dalla ricerca di consenso e approvazione da parte degli altri.

Ma la verità è che l'essenza dell'uomo non può essere ridotta a una serie di like sui social media o a una foto perfettamente ritoccata. L'uomo è un essere complesso, fatto di emozioni, pensieri, desideri e paure. La vera bellezza, il vero successo e la vera felicità risiedono dentro di noi, nella nostra capacità di amare, di lottare, di crescere e di evolvere.

Pertanto, è fondamentale che noi, come individui e come società, ci riconnettiamo con la nostra essenza più autentica e sincera. Dobbiamo smettere di cercare la nostra identità nell'esterno e cominciare a guardare dentro di noi, a cogliere la nostra unicità e a valorizzare la nostra diversità.

Solo così potremo superare la disintegrazione dell'immagine dell'essere umano e ritrovare la nostra vera strada nella ricerca di noi stessi. Solo così potremo riscoprire la bellezza e la pienezza della nostra umanità.

La mia ricerca indaga questo.


Quali difficoltà incontri solitamente nella realizzazione e nella promozione delle tue opere? 

Incontro difficoltà nel realizzare esposizioni in quanto i comuni molto spesso sono i primi disinteressati a questo tipo di divulgazione.

Qual è stata la tua tecnica preferita o più sfidante da padroneggiare nel corso della tua carriera?

La tecnica che ho inventato io poiché ha una preparazione molto particolare In quanto presenta anche l'utilizzo di fornelli e fuoco.

Ci puoi raccontare un aneddoto interessante o un momento significativo che ti è capitato durante la creazione di una delle tue opere?

Nel corso delle prime sperimentazioni della tecnica, ho iniziato a dipingere utilizzando l'impasto che stava nascendo e nel momento in cui avvicinavo il colore alla tela, l'impasto prendeva fuoco spontaneamente.

All'inizio, dovevo tenere un estintore vicino a me.

Quali sono i tuoi progetti futuri o le direzioni che vorresti esplorare nel tuo percorso artistico?

Mi piacerebbe realizzare una mostra personale qui in toscana, sarebbe un sogno poterla realizzare proprio qui a Livorno nella città natale di uno dei miei artisti preferiti.

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Grazie a Carmine e al prossimo appuntamento!

(se volete essere intervistati dallo staff di Livorno Artistica, inviateci una richiesta a livornoartistica@gmail.com. È richiesta l'iscrizione all'associazione)

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