venerdì 4 ottobre 2024

SPAZI LIMINALI // Viaggio tra inquietudine e nostalgia (26 e 27 Ottobre 2024)

Gli spazi liminali sono ambienti caratterizzati da una sensazione di transizione o di incertezza, in cui si avverte una sorta di sospensione temporale. Il termine "liminale" deriva dal latino "limen," che significa "soglia," e indica uno stato intermedio tra due condizioni, fasi o luoghi.


Gli spazi liminali si presentano spesso come luoghi che sembrano sospesi nel tempo, evocando un senso di nostalgia, mistero o anche inquietudine. Questi ambienti sono tipicamente associati a transizioni o passaggi, come corridoi, scale, parcheggi, centri commerciali abbandonati, aeroporti vuoti o piscine deserte. Sono luoghi che sembrano familiari, ma allo stesso tempo estranei, poiché si trovano in uno stato in cui non sono né pienamente abitati né completamente vuoti.

Dal punto di vista psicologico, gli spazi liminali rappresentano momenti di transizione nella vita, in cui una persona può sentirsi tra due stati d'essere. Questi momenti possono essere associati a cambiamenti significativi, come passaggi tra fasi della vita, cambiamenti di lavoro o esperienze che portano a un senso di incertezza. L'esperienza di uno spazio liminale può generare emozioni contrastanti, come nostalgia, curiosità o ansia, poiché si è in uno stato di "tra" in cui il passato è alle spalle, ma il futuro non è ancora chiaro.


Gli spazi liminali hanno guadagnato popolarità nella cultura contemporanea, in particolare attraverso immagini e video diffusi sui social media, che spesso li ritraggono come luoghi strani, abbandonati o inquietanti. Questa estetica è diventata parte integrante di alcune comunità online, che si dedicano alla condivisione e all'esplorazione di questi spazi come un modo per riflettere sulla natura del tempo, della memoria e dell'esistenza.

Gli spazi liminali sono affascinanti perché rappresentano il concetto di transizione e l'incertezza intrinseca del cambiamento. Ci invitano a riflettere su cosa significhi essere "tra" due stati o fasi, sia fisicamente che psicologicamente, offrendo uno spaccato su come percepiamo il mondo e il nostro posto in esso.

Con questa mostra esclusiva 10 artisti vi faranno esplorare questi spazi che trasmettono inquietudine o nostalgia, malinconia o tranquillità attraverso fotografie e la realtà virtuale!
Espongono:

  • ANTONIO CEGLIA
  • ELETTRA NISTRI
  • EMILIANO POLESE
  • ERIKA BAGGIANI
  • GABRIELLA COPPETTI
  • MIRKO PETRINI
  • NICCOLÒ MANETTI
  • RITA GUARINO

Installazione di realtà virtuale (omaggio a Shining di S.Kubrick):
FEDERICO NICCOLAI e LAURA LORENZO

Vi aspettiamo sabato 26 e domenica 27 dalle ore 17:30 presso
Livorno Artistica, Piazza XX Settembre 1C.
Ingresso con tessera socio 2024: 10€

martedì 30 luglio 2024

Premio Livorno Artistica 2024

L'Associazione Culturale Livorno Artistica APS ha indetto un concorso a premio per artisti, con lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte pittorica, grafica e la scultura

La mostra delle opere finaliste, la votazione del pubblico e l'aggiudicazione dei premi si svolgerà a Livorno presso la sede di Livorno Artistica, Piazza XX 1C.



Il concorso è aperto a tutti gli artisti di ogni nazionalità. Non ci sono limiti di età, né vincoli tematici. Non vi sono limitazioni di soggetto, tecnica o stile. 

Le sezioni sono: 


CATEGORIA PITTURA Per opera pittorica si intende qualsiasi utilizzo o intervento manuale ad olio, tempera, acrilico, vernice industriale, inchiostro, incisione, grafite, acquerello, vinile, su qualsiasi tipo di supporto sono ammesse tecniche come collage e applicazioni polimateriche. La misura massima consentita per ogni lato dell’opera è di cm 150. 

CATEGORIA GRAFICA Nella sezione grafica sono ammesse le seguenti tecniche artistiche: disegno, acquerello, gouache, collage, disegno digitale, opere eseguite con tecniche grafiche varie e i vari tipi di stampa in piano, digitale, a rilievo, in cavo (Giclée, offset, xilografia, incisione, litografia, serigrafia ecc.). Le opere finaliste saranno allestite su supporti bidimensionali tradizionali (la misura massima consentita è di cm 150 per lato). 

CATEGORIA SCULTURA Nella sezione scultura sono ammesse le opere realizzate con qualsiasi materiale, grezzo o manipolato, con media o oggetti. L’iscrizione dell’opera al premio può avvenire tramite file audio, foto o video. Lo spazio massimo utilizzabile per le opere è di 1 mq.


Gli artisti interessati possono iscriversi entro il 3 Novembre 2024, inviando alla mail livornoartistica@gmail.com 
a) scheda di adesione e modulo iscrizione Livorno Artistica se nuovo socio. (allegato 1) 
b) breve nota biografica 
c) una fotografia di ciascun'opera specificando nome e cognome dell’artista, titolo, data, tecnica, dimensioni Allegare copia del pagamento della quota di iscrizione socio, se dovuto (10,00 €).

Unicamente ai finalisti verrà richiesta una quota di iscrizione, a parziale copertura delle spese di organizzazione, fissata in Euro 25,00 (venticinque).

Le spese di trasporto per l’invio e il ritiro delle opere selezionate sono a carico dei partecipanti. Tra le opere selezionate la giuria eleggerà i vincitori delle sezioni Pittura, Grafica, Scultura. 

I Vincitori riceveranno una targa premio e un buono sconto omaggio.

Bando di partecipazione ---> clicca qui


Un delle opere vincitrici lo scorso anno






lunedì 29 luglio 2024

Tra storia e letteratura: Veronica Triulzi - "Da tenersi sottochiave"

"Da tenersi sottochiave" di Veronica Triulzi è un'affascinante esplorazione della storia e della letteratura legate alla Sindone di Torino, focalizzandosi su tre casi emblematici di censura e mancata pubblicazione tra il XVI e il XVIII secolo. 

L'autrice, con grande attenzione e passione, svela i misteri di queste opere, illuminando la controversia e il fascino che da secoli circondano la Sindone. L'analisi dettagliata e la narrazione avvincente offrono uno sguardo approfondito sui contenuti e le vicissitudini editoriali di questi testi, invitando a riflettere sulla complessa relazione tra fede, scienza e potere.



Il primo caso riguarda l'opera di Alfonso Paleotti, "Esplicatione del Sacro Lenzuolo" (1598), che analizzava le immagini delle piaghe sulla Sindone, avanzando l'innovativa ipotesi che i chiodi fossero stati posti nei polsi e non nei palmi delle mani. Questa osservazione, in contrasto con la tradizione, fu inizialmente censurata dal Sant'Uffizio, per poi essere pubblicata con modifiche nel 1599.

Il secondo caso esplora il manoscritto inedito di Pier Giacinto Gallizia, "Della Santissima Sindone di Gesù Cristo", elogiato dai revisori ma mai pubblicato, probabilmente a causa della mancata concessione della licenza editoriale.

Il terzo caso analizza "La storia della Santissima Sindone" di Giuseppe Pasini, commissionata dal Re ma mai pubblicata, riflettendo le difficoltà nella documentazione e divulgazione della storia della Sindone, tra cui la carenza di prove concrete e le riserve espresse dai vescovi.

Il libro non solo arricchisce la conoscenza sulla Sindone di Torino, ma invita anche a una riflessione più ampia sulla libertà di espressione e sulla valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale. 

La narrazione è semplice e fluida ed è supportata da fonti attendibili.

La lettura quindi scivola via veloce, stimolando la curiosità e offrendo nuove prospettive di riflessione su come la storia, la religione e la politica siano da sempre intrinsecamente connesse.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l'autrice, Veronica Triulzi, a questo link

Per ulteriori dettagli o per acquistare il libro, è possibile visitare questo link.