Foto by Ass. Fotografica Il Salmastro |
N.B. Prima di cominciare, ti avvisiamo che ogni intervista di Livorno Acoustics è suddivisa in due parti. La metà che leggerai qui di seguito è incentrata sul processo creativo del cantautore, mentre l'altra metà che potrai leggere su Occhio Livorno approfondisce gli aspetti legati al suo rapporto con le istituzioni e con la professione di artista.
1. Cosa significa per te essere un creativo?
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2. Cosa ti ha spinto a scrivere canzoni di tuo pugno, piuttosto che interpretare canzoni di altri artisti?
La voglia di emozionare e la presunzione di provarci...ma soprattutto la "magia che ti porta via" condensata in tre minuti.
3. Qual'è il tuo approccio alla composizione musicale?
Di solito mi lascio trasportare dagli accordi e dal ritmo della mia chitarra, poi cerco una melodia che mi soddisfi ed esprima le mie emozioni al meglio. A volte una canzone nasce in dieci minuti (melodia e idea), a volte dopo mesi. Quando scrivo cerco di tenere alta la mia asticella del giudizio
auto-critico, per non auto-compiacermi e raccontarmela/vela.
4. Qual'è invece il tuo metodo per la scrittura dei testi?
Prima la melodia, poi l’idea e quindi le parole. Spesso molto levigate, per far arrivare meglio l’idea. Parlo molto di Livorno, di amore e adoro ironizzare sulle debolezze umane. Sono convinto che farci una risata su, magari insieme ad altri, aiuti a vederle meno preoccupanti e più comuni.
5. Qual'è la tua canzone di cui sei più soddisfatto? Ce la racconti?
Penso che Santo Regolo sia la mia canzone "perfetta", ma la scelta è sicuramente influenzata dalle mie esperienze private. E' una canzone molto personale, in questo caso è stato il mio amico e saxofonista Andrea Convalle a darmi l'idea e il riff iniziale. Parla di momenti condivisi insieme con amici e famiglie appunto a Santo Regolo.
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Io porto la canzone già con il testo e gli accordi, poi insieme proviamo ad arrangiarla cercando di capire di cosa ha bisogno per manifestarsi al meglio. Esiste una "legge" (per me insegnata sopratutto dai Beatles): quando si arrangia siamo tutti al servizio della canzone! L'ego a farsi fottere!
7. Come avviene il processo di arrangiamento di un brano?
Si riprova fino a che "gira", è un nostro modo di dire e capirsi, ma la canzone quando "gira" sembra planare sul tempo, ha più groove.
Tutti i membri del gruppo possono dire la loro, si accettano tutte le idee al fine di migliorare la canzone.
8. Quanto peso dai a fattori come il nome della band e la sua immagine?
Il nome Licantropi è nato grazie ad una canzone del primo cd De Maddè, che descrive e ironizza la passione condivisa da tutti noi del gruppo per il sesso femminile.
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A noi piace affrontare il palco in modo semplice, guardare la gente negli occhi e buttarsi offrendo uno spettacolo il più "vero" e diretto possibile. Troppe sovrastrutture tecniche e pianificazioni ferree del concerto tolgono, a mio/nostro avviso, energia al flusso emotivo e comunicativo.
Se il pubblico si dimostra freddo, beh...dopo la normale delusione, di solito si reagisce dandoci dentro ancora di più! O la va o la spacca!
10. Fai un bilancio della tua attività di musicista fino a questo momento.
Se penso che le mie canzoni, senza aver mai avuto un vero e proprio lancio pubblicitario (non abbiamo al momento nessun manager o produttore), vengono cantate da migliaia di persone, posso ritenermi soddisfatto. Anche se vorrei arrivare ad avere delle entrate per poterci vivere dignitosamente.
Grande Andrea e tutto il gruppo...vorrei vedervi presto suonare...Diego
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