lunedì 26 settembre 2016

La scrittura del pensiero viviso: Le fotografie di Gaia Guarnotta

Bentornati amici! Ogni nuova settimana, da oltre 3 anni a questa parte vi presentiamo un nuovo creativo e sapete cosa?... continuiamo senza sosta.
Oggi ho il piacere di presentarvi la giovane fotografa Gaia.
Leggete cosa ci ha raccontato!


Mi hanno chiesto di raccontare ciò che per me è la fotografia. 

Difficile. Molto difficile, perché è un’arte che rispetto talmente tanto che non voglio sminuirla con le parole, come dice Nanni Moretti “le parole sono importanti” e quindi vanno sapute ben scegliere (cosa che non sono sicura di saper fare!!), ma ci proverò.






Potrei partire semplicemente con “salve a tutti , mi chiamo X , sono nata a Y , i miei guru fotografici sono ecc ecc” ma vorrei davvero cercare di esprimere con meno artifici e impostazioni possibili cioè che sento.

La fotografia per me è molte cose, ha molte anime , è mutevole e viva; dico questo perché mi è capitato di lavorare in diversi dei suoi settori: fotogiornalismo, still life, ritratti (che banalmente è la cosa che preferisco fare) eventi di qualsivoglia natura e in ogni sua manifestazione ti mette alla prova e richiede il massimo.




Ho iniziato a fare foto perché avevo bisogno di esprimere qualcosa, o meglio perché volevo rappresentare la bellezza interiore delle persone, cogliere l’essenza primitiva, ciò che davvero c’è di bello e di buono in ognuno di noi ecco il motivo per cui faccio principalmente ritratti. In seguito ho avuto la possibilità di far diventare questa passione un lavoro, facendo foto a concerti, manifestazioni poi approdando agli still life che sono un po’ la morte di tutta la creatività ma effettivamente sono una delle cose che portano più lavoro.



In realtà rileggendo quello che ho scritto fino ad ora sembrerei quasi una persona seria ed esperta nel settore, cosa che assolutamente non sono, non ho fatto nessun tipo di scuola, qualche corso sì ma nulla di serio, tutto quello che ho imparato (che, fidatevi, è ben poco) lo so perché ho provato a lavorare sul campo e nel mio cammino ho avuto il piacere e l’onore di incontrare fotografi (professionisti) e artisti molto più bravi di me che hanno avuto la pazienza di darmi qualche dritta !





Ma ritornando a noi: La fotografia è la scrittura del pensiero visivo, o meglio le immagini stanno alla fotografia come le parole alla scrittura. La fotografia racconta storie, verità, situazioni ed emozioni con le immagini e questo pensiero mi affascina da quando ho ricordo. Quando scatto ci metto il cuore, ci metto la passione e pensiero, ma tutto questo succede in un nanosecondo , quando ci metti un pezzo di te in quello che fai si vede, questa è la differenza tra un tecnico e un artista a mio parere. Come tutte le forme d’arte anche la fotografia è una forma di espressione dell’anima dell’individuo che la pratica.

Ma in definitiva non ho l’autorità per esprimere concetti così importanti e profondi, l’unica cosa che mi sento di dire a chiunque abbia avuto il coraggio di reggere questo flusso di coscienza è, esprimetevi, tirate fuori tutto ciò che avete dentro, dipingete, scattate, cantate, suonate urlate fate quello che volete ma metteteci un po’ di voi, anche se sembra che non importi anche se sembra che non valga la pena, raccontate e raccontatevi è difficile che ne esca qualcosa di cattivo.

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