lunedì 5 settembre 2016

La semplicità delle cose - Le foto di Francesca Diddi

Bentornati sulle pagine di Livorno Artistica.
Oggi abbiamo il piacere di presentarvi Francesca, una ragazza che studia Discipline dello Spettacolo e ama il mondo della fotografia.
Conosciamola meglio insieme!

Mi chiamo Francesca Diddi ho 22 anni e la passione per la fotografia è nata il giorno in cui ho chiesto per il mio diciottesimo compleanno la Nikon D3100. 

Non essendo nata prima questa curiosità, decisi di frequentare il Liceo Francesco Cecioni indirizzo linguistico, amando già da qualche anno le lingue straniere. Finito il liceo ho deciso di iscrivermi all'università di Pisa Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, iniziando a provare un certo interesse anche verso il cinema e continuando a coltivare l'amore per la poesia. 




Non prendo mai la fotografia come qualcosa di serio, e non perché non lo sia, preferisco divertirmi con la mia macchina e le mie foto. Amo la semplicità delle cose, come lo può essere una foto appunto.



 Faccio fotografie perché mi piace far vedere agli altri tutti quei momenti indimenticabili di cui sono stati spettatori in prima fila i miei occhi e che spesso mi lasciano senza fiato. 



E' qualcosa che lascia senza fiato, che sia a causa di un attimo di tristezza, malinconia, felicità o stupore merita di essere fermato e catturato con un click per riviverlo. A volte mi serve bloccare un momento magico per ricordarmi di ciò che regala la vita senza che io le chieda niente. 



Uno dei propositi di quest'inverno è quello di frequentare un corso di fotografia che ancora non ho avuto l'occasione di fare perché credo sia importante per definire la propria tecnica. Non prendo particolari spunti da fotografi, certo ne prediligo alcuni, ma alla fine credo che una foto venga spontanea senza troppi riferimenti, poiché a quel punto perderebbe di autenticità e originalità. 



Come si vede dalle mie fotografie ho una passione per i tramonti per il semplice fatto che non credo di averne mai visto uno uguale ad un altro, anche perché mi basta osservarli con più o meno profondità, o semplicemente con uno stato d'animo differente e non risulterebbero comunque e mai identici.Se la fotografia diventerà il mio lavoro ancora non lo so ma sono certa che la mia macchina fotografica continuerà a ricordarmi che arte meravigliosa sia.

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