Oggi vi presentiamo Moreno Vivaldi, disegnatore e musicista.
Gli abbiamo fatto qualche domanda sulle sue passioni artistiche...
Come è iniziata questa tua passione?
Mi è sempre piaciuto disegnare da piccolo, mi liberava la mente: già solo comprarmi un album da disegno "GIOTTO" e i colori era emozionante piu di ogni altra cosa. Il saper che da un foglio bianco, con i colori, potevo creare qualcosa di mio, era come tirar fuori ciò che sentivo e ciò avevo dentro.
Negli anni successivi, i vari impegni, tra cui la scuola e il lavoro, non mi hanno più permesso di coltivare questa mia passione;
anche perchè già all'età di 14 anni ho iniziato a lavorare come orafo. Nonostante questo sentivo però dentro di me che questa mia grande passione era repressa, non mi sentivo completo... e finalmente nel 2006, un viaggio Parigi ha risvegliato in me qualcosa. Visitare i più bei musei della città, tutta quell'arte intorno a me, mi ha riaperto una voragine; al punto che tornato in Italia mi sono comprato un blocchetto, un lapis e ho cominciato a disegnare tutto ciò che mi circondava. La passione che ho per la pittura è qualcosa che mi nasce dall'anima, e penso che le tutte le passioni non vadano represse, anche perchè prima o poi scoppiano da sole!
Premetto che sono autodidatta, e nonostante dipinga da 10 anni non mi ritengo ancora un pittore. Non ho ancora trovato un linguaggio mio personale; so bene che devo ancora fare un percorso lungo, e soprattutto so bene che non si finisce mai di imparare. Nonostante questò so quello che voglio. Ad oggi, quello che mi piace dipingere, sono le situazioni di vita, momenti immortalati negli angoli di mondo che io stesso cerco di carpire nei miei viaggi e nella mia città.
Dove trovi ispirazione per le tue opere?
Per strada, in giro. Basta un attimo. Posso essere colpito da una seplice situazione che mi colpisce emotivamente. Da li faccio una foto e trasformo il tutto in un dipinto. Mi colpiscono i colori originali della natura; la natura è un opera d'arte ineguagliabile per conto suo!
Oltre che pittore sei anche musicista. Quando e come hai iniziato con la musica?
Il frastuono fatto dai mestoli di legno e pentole, in casa mia, me lo ricordo da sempre; già da quando avevo 6 anni mi piaceva far musica così.Ma non ho mai coltivato da piccolo veramente questa passione; forse i miei genitori pensavano che fosse un fuoco di paglia... invece no, quando vedevo una batteria, negli anni, mi si illuminavano gli occhi.
Un giorno di metà anni "90 un amico fraterno, Vairo Nesi, aprì una delle prime sale prove di Livorno, andai all'inaugurazione. Essendoci batterie fisse in ogni sala presi due bacchette e tutti i giorni andavo a provare da lui. Andavo la tutti i santissimi giorni, da autodidatta, come sono oggi.
Adesso hai una band. Raccontaci della musica che fai adesso.
La mia band, "Esperanto" è nata due anni fa. Si tratta di un trio, nato con l'intento di far riassaporare le nostre origini musicali e capire quelle degli altri paesi di tutto il mondo. Siamo partiti studiando, per quanto fosse possibile, le culture musicali e storiche, concentrandoci sopratutto sula parte folkloristica dei paesi. E' stato bello conoscere come sono nati alcuni brani; ci siamo documentati e abbiamo fatto anche uno studio su alcuni pezzi di fine "700 o "800, che abbiamo rivisitato e riarrangiato a modo nostro, in puro stile "Esperanto".
la band è composta da Francesco Spera alla chitarra/voce, Lorenzo Del Ghianda alla fisarmonica e io alla batteria e percussioni. Da quel Settembre 2014 siamo stati 6 mesi chiusi in studio prima di fare il nostro debutto, avvenuto il 5 Marzo 2015. Da quel giorno ad oggi, abbiamo suonato veramente tanto.
Al momento siamo fermi, ma solo temporaneamente. Infatti abbiamo in cantiere tante belle novità. Da settembre 2016 collabora con noi Veronica Papi, con la sua agenzia PS Management. La nostra esperienza unita alla sua farà sì che il nuovo progetto Esperanto avrà una crescita artistica. Al momento mi fermo qui, ci saranno presto tante belle novità e comunque, per qualsiasi informazione, abbiamo la pagina instagram e facebook " Esperanto Folk Band " che verrà presto aggiornata con tutte le news. (clicca qui)
Livorno, secondo te, cosa può offrire ad un artista?
Livorno è un crogiolo di artisti, veri artisti di ogni tipo! basta andare in piazza Cavallotti la mattina al mercato ortofrutticolo, entri là dentro e l'arte si respira nei colori, nelle espressioni colorite dei venditori, nella meravigliosa e precisa sprecisione dei Livorno (il gioco di parole è d'obbligo!)
Hai dei suggerimenti per eventualmente, migliorare la nostra città sotto l'aspetto artistico?
Proprio a proposito di questa cosa,mi sono messo in discussione in prima persona poiché proprio quest'anno, ad Aprile, ho ideato e organizzato uno spettacolo teatrale dove ho radunato i migliori artisti della città. A parer mio, artisti conosciuti ma anche meno conosciuti , che in questo modo si sono fatti conoscere per il loro talento. In particolare ho volutamente radunato artisti di strada, ballerine, musicisti, fotografi, e tanto altro, tutto legato da un filo conduttore che partiva dalle leggi livornine e si collegava allo spettacolo che si chiama " MOTEL LIVORNO" , genti di passaggio , come infatti era Livorno ai tempi delle leggi livornine. Il mio orgoglio è stato veder questo spettacolo prendere pian pian forma e soprattuto veder come sia piaciuto a molti.
E' stato uno spettacolo scorrevole; e ho sentito un attaccamento alla città ed i numeri parlano da soli... infatti il teatro 4 Mori ha fatto il sold out !
Aggiungo anche che a mio avviso Livorno potrebbe offrire di più a livello di struttura per alimentare questa vena artistica che abbiamo in modo innato! Mancano molti aspetti per farci crescere artisticamente e a mio avviso, soprattutto in pittura, siamo troppo attaccati a un passato che oggi non ci rappresenta più. Naturalmente non dobbiamo dimenticarci delle nostre origini, del passato, perchè è da lì che veniamo. Credo solo che aprirsi maggiormente al mondo non farebbe male, perchè il mondo (artistico) stà progredendo!!
Nessun commento:
Posta un commento