lunedì 19 ottobre 2015

La ricerca della Bellezza - Le foto di Matteo Sisi

Continua il nostro meraviglioso viaggio tra le menti creative della nostra città.
Oggi abbiamo il piacere di farvi conoscere Matteo Sisi, giovanissimo fotografo!

Guarda tutte le sue foto (clicca qui) e leggi ciò che ci ha raccontato!

Mi chiamo Matteo Sisi, sono di Livorno ed ho 21 anni. La mia passione per la fotografia non è nata come nella maggior parte dei casi in tenera età, ha iniziato a manifestarsi nel tempo (intorno ai 18-19 anni) con l’ acquisto della mia prima reflex, una Canon 450d. 



Essendo bombardati continuamente da immagini e messaggi al giorno d’ oggi è nata più una curiosità che una vera e propria passione verso questo mondo. 


Sicuramente qualcosa deve pur avermi passato mio padre,che da giovane si dilettava con le mitiche reflex a pellicola in b/n sviluppando e stampando le proprie fotografie; grande influenza ha avuto anche un gruppo di amici che seppur non attivi nel campo della fotografia lo sono in generale nel campo dell’immagine e della comunicazione(grafica,web), mediante l’utilizzo dei conosciutissimi software di casa Adobe quali Photoshop, Illustrator e simili. 



Attualmente frequento il secondo anno della Libera Accademia di belle arti di Firenze in fotografia e fra pochi giorni mi certificherò (spero) come adobe photoshop expert (ripeto, spero!). 

Lo scopo della mia fotografia in realtà è uno solo : la ricerca della bellezza. I miei soggetti preferiti sono gli esseri umani,ogni singola parte del viso e del corpo della persona mi attrae,mi manda messaggi ed io che posso fare ? Cerco di fermarli, tenerli per me, per sempre, attraverso una singola immagine.


La mia fotografia è forse egoista,a meno che non mi venga affidato un lavoro in cui devo rispettare determinate regole,fotografo unicamente per me,per soddisfare questo mio “bisogno”. 

Attualmente collaboro con due squadre di basket della mia città, Don Bosco e Molo Nuovo. anche in questo tipo di fotografia il mio scopo rimane sempre il medesimo e anzi,addirittura direi che lo raggiungo più facilmente.

Mi piace particolarmente questo tipo di fotografia perché il rapporto che si crea fra l’ atleta ed il pallone è qualcosa di “intimo”,sopratutto nel momento in cui sta per andare a canestro è fantastico,in qualche modo sento di entrarne a far parte anche io.

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