La sua presa di coscienza culmina in un colpo di scena finale, che rappresenta il messaggio di fondo dello spettacolo. (la pagina ufficiale dello spettacolo - clicca qui)
Durante lo spettacolo si incrociano parti recitate, canzoni originali dell'album eseguite dal vivo dalla band Spontaneous Underground, video e coreografie, il tutto coordinato dalla regia di Rebecca Luparini.
Le prime 4 repliche saranno al Teatro Vertigo di Livorno, il 28-29 gennaio e il 3-4 febbraio.
Durante lo spettacolo si incrociano parti recitate, canzoni originali dell'album eseguite dal vivo dalla band Spontaneous Underground, video e coreografie, il tutto coordinato dalla regia di Rebecca Luparini.
Le prime 4 repliche saranno al Teatro Vertigo di Livorno, il 28-29 gennaio e il 3-4 febbraio.
Parte dello staff di Livorno Artistica ha seguito le prove dello spettacolo, documentandolo con varie foto dal backstage (L'album con le foto di Letizia Ribecai --> clicca qui)
Melinda Susini ha scambiato quattro chiacchiere con Alessandro Lessi , che è il leader della cover band dei Pink Floyd che suonerà dal vivo sul palco durante lo spettacolo.
Il gruppo si chiama Spontaneous Underground.
Il basso era lo strumento forse più facilmente approcciabile per uno che la musica fino a quel momento l'aveva soltanto ascoltata e mai suonata fino a quel momento. Quindi con alcuni compagni di classe e amici mettemmo su un complessino credendo ingenuamente nella mia testa di poter emulare i miei miti. Il repertorio che eseguivamo non era focalizzato solo sui Beatles comunque, anche perchè i miei compagni non erano fissati quanto me.
Parliamo degli "Spontaneous Underground". Come nasce l'idea di questa cover band dei Pink Floyd?
Il progetto degli Spontaneous Underground è nato successivamente, circa nel 2005 dall' incontro con Andrea Pivanti, con il quale condividevamo la passione comune per la musica psichedelica in genere, dai Doors ai Beatles ai Pink Floyd appunto.
Com'è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata durante il periodo delle superiori avendo come modello di riferimento i Beatles.Il basso era lo strumento forse più facilmente approcciabile per uno che la musica fino a quel momento l'aveva soltanto ascoltata e mai suonata fino a quel momento. Quindi con alcuni compagni di classe e amici mettemmo su un complessino credendo ingenuamente nella mia testa di poter emulare i miei miti. Il repertorio che eseguivamo non era focalizzato solo sui Beatles comunque, anche perchè i miei compagni non erano fissati quanto me.
Parliamo degli "Spontaneous Underground". Come nasce l'idea di questa cover band dei Pink Floyd?
Il progetto degli Spontaneous Underground è nato successivamente, circa nel 2005 dall' incontro con Andrea Pivanti, con il quale condividevamo la passione comune per la musica psichedelica in genere, dai Doors ai Beatles ai Pink Floyd appunto.
Mettemmo un annuncio per trovare un batterista e rispose Giancarlo Moretti e decidemmo di concentrare il nostro repertorio soltanto sui Pink Floyd. Da quel momento si sono avvicendati fino al 2010 alcuni amici e musicisti con i quali abbiamo fatto numerose serate come cover band dei Pink Floyd.
Dalla musica al teatro... Hai raccontato i Pink Floyd tramite la cover band e adesso li stai raccontando tramite uno spettacolo teatrale: "Moon Revolution". Come mai questa scelta?
Dopo un periodo di pausa di almeno 5 anni dal 2010 al 2015, mi sono ritrovato con il mio vecchio compagno di avventure Andrea Pivanti (tastiere e voce), e insieme abbiamo deciso di riformare gli Spontaneous Underground per riprendere a suonare, ma con l'idea comune di spingerci oltre al semplice concetto di cover band.
Dalla musica al teatro... Hai raccontato i Pink Floyd tramite la cover band e adesso li stai raccontando tramite uno spettacolo teatrale: "Moon Revolution". Come mai questa scelta?
Dopo un periodo di pausa di almeno 5 anni dal 2010 al 2015, mi sono ritrovato con il mio vecchio compagno di avventure Andrea Pivanti (tastiere e voce), e insieme abbiamo deciso di riformare gli Spontaneous Underground per riprendere a suonare, ma con l'idea comune di spingerci oltre al semplice concetto di cover band.
A quest' idea si è subito appassionato anche Giancarlo Moretti, il nostro batterista. Da qui è nata l'idea di creare un progetto in cui anche le parole e i significati delle canzoni dei Pink Floyd venissero valorizzati tanto quanto la musica. Inizialmente il progetto prevedeva l'esecuzione completa di un album dei Pink Floyd e la lettura dei testi da parte di alcuni attori.
Ma non bastava e abbiamo deciso di dare più corpo a quest'idea e passo dopo passo dalla semplice lettura dei testi siamo arrivati ad una sceneggiatura completa che prende spunto dagli elementi fondamentali espressi nel concept album "The Dark Side of The Moon" e che hanno catturato maggiormente la nostra attenzione.
Grazie al contributo fondamentale dell' Associazione Culturale Vertigo, di Francesco Cristiani (aiuto regia, aiuto video, regia suoni) e di Rebecca Luparini (regia), lo spettacolo ha preso corpo, integrando alle parti musicali le parti recitate, i balletti e i video: tutto questo ha preso il nome di "Moon Revolution". Speriamo con questo progetto di non offendere qualche purista dei Pink Floyd
Raccontaci in breve la trama dello spettacolo.
Senza svelare troppo della trama, l'idea dello spettacolo è già tutta dentro il titolo; i movimenti astronomici eterni ed immutabili che regolano l'universo e i suoi mondi, come il moto di rivoluzione della luna lungo l'orbita intorno alla terra, sono presi come metafora delle regole che muovono la vita della societa e quindi di ogni uomo. Giocando quindi sia con il significato astronomico e sia con quello più umano e sociale della parola "rivoluzione" abbiamo sviluppato la nostra storia.
Ci tengo a sottolineare che questo progetto è stato sviluppato oltre che agli amici nominati sopra, anche grazie a:
Massimo Gaveglia (chitarra)
Maurizio Fiaschi (chitarra)
Denise Paoli (voce)
Michela Guerrini (voce)
Francesco Petrillo (tastiere)
Lorenzo Luparini (attore)
Fabrizio Ughi (attore)
Tommaso Piroli (attore)
Elisabetta Papallo (attore)
Chiara Cusimano (coreografa) e due ballerine
Raccontaci in breve la trama dello spettacolo.
Senza svelare troppo della trama, l'idea dello spettacolo è già tutta dentro il titolo; i movimenti astronomici eterni ed immutabili che regolano l'universo e i suoi mondi, come il moto di rivoluzione della luna lungo l'orbita intorno alla terra, sono presi come metafora delle regole che muovono la vita della societa e quindi di ogni uomo. Giocando quindi sia con il significato astronomico e sia con quello più umano e sociale della parola "rivoluzione" abbiamo sviluppato la nostra storia.
Ci tengo a sottolineare che questo progetto è stato sviluppato oltre che agli amici nominati sopra, anche grazie a:
Massimo Gaveglia (chitarra)
Maurizio Fiaschi (chitarra)
Denise Paoli (voce)
Michela Guerrini (voce)
Francesco Petrillo (tastiere)
Lorenzo Luparini (attore)
Fabrizio Ughi (attore)
Tommaso Piroli (attore)
Elisabetta Papallo (attore)
Chiara Cusimano (coreografa) e due ballerine
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