martedì 8 aprile 2014

Insegnare con coscienza

L’italiano è indispensabile perché non si può crescere senza saper parlare correttamente la propria lingua.
La matematica è essenziale perché insegna a ragionare… per non parlare dell’inglese: al mondo d’oggi come si può non saperlo parlare e capire?

Nessun genitore vorrebbe che le maestre che insegnano ai loro bambini non sapessero niente sugli argomenti che spiegano in classe, perché tutte le materie che vengono trattate a scuola, e in particolar modo nella scuola elementare, diventano un bagaglio FONDAMENTALE per i bambini che la frequentano.
Come si può insegnare l'italiano se non si sanno usare i verbi e non si conosce la grammatica?
Come si può pretendere di insegnare matematica se non si sanno le tabelline?
Domande che a nessuno suonano strane perché per chiunque è scontato che chi insegna una determinata materia debba essere preparato sulla materia stessa e che abbia tutti i mezzi necessari per poterla spiegare con chiarezza ai bambini.
Premetto che non voglio assolutamente polemizzare sulla competenza delle maestre che insegnano materie come matematica, italiano, geografia, storia, inglese, eccetera.
Il punto focale di questa riflessione è un'altro: perché le competenze delle maestre sono richieste per tutte le suddette materie e non per le materie che più che mai richiedono la presenza di un esperto? Mi riferisco alla MUSICA e all'educazione MOTORIA.

  Perché parliamoci chiaro: il programma di matematica e di italiano che si fa alle elementari non richiede chissà quale preparazione specifica. Chiunque abbia frequentato un liceo con un briciolo di impegno conosce le tabelline, le operazioni, le frazioni, le coniugazioni verbali, i complementi…

Io, che ho frequentato il liceo scientifico, conosco bene questi argomenti ma non mi permetto di avere la presunzione di saperli illustrare ai bambini perché non ho frequentato né una scuola superiore né un’università che mi abbia “insegnato ad insegnare” questi argomenti.
La musica non è come le tabelline né come i complementi di grammatica. Non è detto che chiunque abbia una formazione liceale e/o universitaria sappia cos'è il ritmo, cosa sono le note, cos'è una chiave e a cosa serve, cosa sono le alterazioni, come si usano gli strumenti musicali.
E non è nemmeno detto che sappia vedere se un bambino, correndo, tiene i piedi o la schiena in modo sbagliato.
La scuola italiana, però, permette a persone impreparate di insegnare musica e educazione motoria lasciando a casa persone esperte che hanno studiato questi argomenti a fondo e che potrebbero rendere queste materie molto più utili e interessanti di quanto esse non siano considerate.
Perché ammettiamolo: per la maggior parte dei bambini le ore di ginnastica e di musica sono più un momento di ricreazione che altro. Qualche maestra, consapevole della sua impreparazione, si limita a fare cose “noiose”: dettano un po’ di teoria e di storia della musica, fanno ascoltare il solito Pierino e il Lupo e qualche altro brano e fanno disegnare ai bambini ciò che hanno percepito da tali ascolti… le solite cose barbose!

Questi poveri bambini verranno su con la convinzione che la musica sia un argomento estremamente tedioso. Il lato positivo è che queste maestre non fanno grossi danni a parte il fatto di  allontanare (probabilmente per sempre) i bambini dal variopinto mondo musicale.
Però ci sono anche altre maestre che, amanti del rischio, decidono di intraprendere un percorso più avventuroso e si mettono (non so con quale coraggio) a insegnare il flauto dolce senza avere esse stesse la minima idea di come si suoni.

I risultati sono davvero sconvolgenti perché ogni tanto capita di vedere classi intere di bambini che suonano con le mani posizionate al contrario! Forse vi sembrerà incredibile ma vi garantisco che è successo (e continua a succedere) davvero.

 Per concludere vorrei lanciare un paio di appelli in veste sia di esperta in musica sia di ragazza che mette l’anima nel suo lavoro, senza però trovarne uno che possa definirsi tale a causa di questa vergognosa situazione dell’istruzione italiana.
GENITORI! non lasciate che i vostri bambini siano mal seguiti nella musica e nella ginnastica e richiedete per loro degli esperti esterni alla scuola! Se dovesse capitare (e non è detto che sia così) di dover pagare magari due soldini in più non storcete la bocca perché ne va della cultura (nel caso della musica), della salute (nel caso della ginnastica) e del divertimento (in entrambi i casi)  dei vostri bimbi.
MAESTRE e MAESTRI! vi prego, non inerpicatevi nell’insegnamento di argomenti che non vi competono. E se proprio siete costretti a farlo cercate di informarvi su cosa fare e come farlo da qualche persona che ne sa più di voi.


  Noemi Pacini

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