mercoledì 2 aprile 2014

SUSPENSUM - Intervista (parte#2)

In questa seconda parte dell'intervista dedicata allo staff del progetto cinematografico "Suspensum " , dopo aver conosciuto meglio il regista e la sceneggiatrice concentriamo la nostra attenzione su gli altri membri del team:

Andrea Loreti,  il co protagonista e il responsabile del backstage e marketing che ha creato le locandine. 
Sara Carli è  la preziosissima aiuto regista, nonchè supervisor del marketing.
Paolo Rossi, diplomato al Conservatorio Musicale di Firenze, è invece il compositore delle musiche originali del film.

Bando alle ciance, ecco l'intervista!

ANDREA
Due parole sul tuo personaggio.
Massimo è un ragazzo dall'aria cupa e dai toni misteriosi. Il suo carattere tormentato è la caratteristica portante di questo personaggio. Sembra non avere mai pace, e nasconde dentro di sé una verità molto importante.

Quanto è importante il marketing in un progetto no-profit e zero budget come quello di Suspensum e quali sono le maggiori difficoltà che si incontrano?
ANDREA
La pubblicità per case di produzione amatoriali e progetti a budget zero è vitale ed essenziale. In una società dove solo chi è raccomandato riesce ad andare avanti e dove non viene lasciato molto spazio per i sogni, la pubblicità è la chiave di tutto. Solo appoggiandosi a estranei e amici, e ovviamente anche grazie al web, si può avere una minima speranza di successo, o quantomeno un inizio.
SARA
Secondo me fare pubblicità in un progetto no-profit è fondamentale per farsi conoscere dalle altre persone. Per quanto riguarda le difficoltà, la sfida è proprio questa: farsi conoscere.

E’ stato più difficile trovare le location giuste o trovare il tempo per le riprese?
ANDREA
Diciamo che entrambe sono state complicate allo stesso modo. Prima di cominciare le riprese io e Filippo (il regista) accompagnati anche a volte da Sara (aiuto regia) e Alice (sceneggiatrice/attrice), siamo andati ad ispezionare varie location che si sono distinte tra: parchi, castelli, boschi, spiagge ecc, ma trovare quella giusta èstato veramente complicato, salvo per quelle due o tre che il regista aveva già in mente. Per quanto riguarda il fattore tempo, anche quello non è stato facile da trovare. Io, purtroppo, lavoro sei giorni su sette a orari differenti e trovare un giorno disponibile per le riprese diventa davvero difficile e frustrante, ma non ci siamo lasciati scoraggiare e alla fine siamo riusciti sempre ad avere un'intesa.
SARA
E’ stato molto più difficile trovare il tempo materiale per effettuare le riprese, che le location. Essendo per noi questo ancora un hobby e non un vero e proprio lavoro, trovare dei giorni che coincidessero per tutti non è statofacile.

Quand'è che avete capito di aver superato il punto di non ritorno, il momento in cui vi siete resi conto che Suspensum potevadiventare una realtà?
ANDREA
Sin dal primo giorno di riprese, visionato il materiale girato, non ho avuto dubbi: saremmo arrivati fino in fondo,e lo avremmo fatto insieme. Ho più volte recitato in diversi corti con compagnie differenti, ma nessun progetto è riuscito a prendermi come questo. Non lo so, sarà la storia, il mio personaggio, i toni dark, la complicità del gruppo, ma c'è un insieme dicose che rendono Suspensum il progetto più importante della mia "carriera" di cineasta amatoriale. Spero che il prodotto finito lo amiate come lo sto amando io, e che possa trascinarvi come sta facendo con me.
SARA
Mettiamo in chiaro una cosa: per me Suspensum è stato sin dal primo momento una grande emozione, ma vedere che da quando abbiamo cominciato a promuovere il progetto con trailer/making of, le persone hanno iniziato sempre di più ad apprezzare nostro lavoro, è stata davvero tutta un'altra cosa.



Le domande al Maestro PAOLO ROSSI
Come nasce una composizione?
Una composizione nasce al pianoforte, con un tema principale, che è il leitmotiv, a cui seguono altre piccole cellule musicali, in funzione dell’armonia e a quello che si deve ottenere con la composizione stessa.

Quando è iniziato il tuo percorso musicale?
Avevo sei anni, ho cominciato a cantare nel coro, ero un “pueri cantores”; poi ho continuato il mio percorso musicale con il pianoforte, diplomandomi al Conservatorio Cherubini di Firenze sia in pianoforte che in composizione e direzione d’orchestra.

Da cosa trai ispirazione?
La musica è l’espressione dei sentimenti, per cui il quotidiano è sempre fonte d’ispirazione. Comunque, può nascere anche da un testo letterario (poesia, sceneggiatura ecc.) e da immagini (video, foto).

Cosa ti ha convinto ad accettare questo incarico?
Mettermi alla prova, divertirmi e aiutare dei giovani nella realizzazione del loro primo film.


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