giovedì 11 settembre 2014

Sognando Broadway - Quattro chiacchiere con Alessio Conforti

Giulia Mazzia ha intervistato per noi Alessio Conforti, ballerino, cantante e attore livornese che sogna un giorno di poter calcare i grandi e famosi palchi di Broadway. 


Per iniziare una domanda a brucia pelo. Ballerino, cantante, attore: come ti definiresti?
Non è certo facile rispondere, perché quando si lavora nell'ambito del Musical si deve essere dei Performer e questo implica la conoscenza della danza, del canto e della recitazione. Tuttavia, data la mia formazione, mi ritengo principalmente un ballerino, che a seconda dello spettacolo da inscenare, canta e recita.

Sono anni che ci conosciamo e mai avrei pensato di intervistarti. Siamo cresciuti insieme e conosco bene il percorso che hai fatto per diventare un artista. Adesso vorrei farlo conoscere anche ai lettori del blog Livorno Artistica. Anche i creativi possono riuscire a realizzare fino infondo i propri sogni? Raccontaci la tua formazione e gli sforzi fatti per realizzare il tuo sogno.
I creativi possono sicuramente realizzare i propri sogni, specie se ci credono con il cuore e con l'anima. Un creativo secondo me, riesce a fare della propria arte un lavoro, anche se questo per un periodo di tempo, viene a mancare…intendo dire che la passione per la propria arte porta ad inventarsi (nel mio caso) spettacoli ed eventi, che possono dare soddisfazione a prescindere dl guadagno.



Spesso partecipavo a spettacoli benefici anche all'interno di ludoteche comunali o scuole elementari soltanto per il piacere di farlo e cercando di trasmettere a coloro cui insegnavo, il piacere e la passione per l'Arte dello spettacolo.
La mia formazione…inizia molto tempo fa e precisamente nel 1995, quando per volontà di mia nonna iniziai a muovere i primi passi di "danza" a ritmo di Boogie e rock n' roll. Successivamente ho studiato le danze caraibiche (salsa, merengue, mambo e bachata) e per 5 anni, ho partecipato a competizioni regionali e nazionali, classificandomi sempre tra i primi tre.
Successivamente nel 2001, sono stato selezionato dal mimo Lindsay Kemp, per prendere parte come ballerino e figurante lirico nell'opera "Le Maschere" di P. Mascagni, che ha effettuato un tour nelle principali città italiane.
Negli anni successivi, ho preso parte come comparsa allo spot pubblicitario "Pepsi Blue" giratosi a Firenze e successivamente, dopo aver iniziato a studiare all'università di pisa, mi sono reso conto che non era la strada per me. Allora ho cercato su internet una Accademia di formazione per Artisti di Musical ed ho trovato "Professione Musical Italia" con sede a Parma…non sapevo che cosa aspettarmi e mi sono deciso ad andare a passare una giornata intera con gli allievi e gli insegnanti per capire che cosa e soprattuto come si studiava a livello professionale.
Superata quindi l'audizione per accedervi, ho passato tre anni di intenso e duro lavoro, che fidatevi, mette a dura prova ogni aspetto del singolo individuo, studiando dalle 9 del mattino fino alle 18 di sera ogni singolo giorno della settimana ad esclusione (raramente), della domenica, che era utilizzata per provare gli spettacoli da mettere in scena durante l'anno. In accademia mi sono formato oltre che sulla danza, anche sul canto e sulla recitazione.
Durante il corso dei 3 anni, sono stato scelto dai miei insegnanti, per andare a fare una esperienza come perforare presso l'Hard Rock Cafè di Colonia, in Germania, dove insieme a loro abbiamo inscenato alcuni momenti salienti de "La febbre del sabato sera", per un ritrovo mondiale di collezionisti di "spins".
Mi sono diplomato press l'ISTD (Imperial Society of Teaches of Dancing) per il tip tap e per il jazz fino al livello Advanced 2 (il più alto)
Una volta diplomato, fortunatamente, ho avuto subito l'imbarazzo della scelta, perché avendo superato diverse audizioni, ero stato scelto per entrare a far parte di alcuni cast italiani e come ballerino per la Royal Caribbean. Alla fine ho scelto di entrare a far parte di un cast originale e così ho avuto l'onore di lavorare con Fabrizio Angelini e Gigi Proietti che hanno diretto e supervisionato la messa in scena del Musical "Pippi Calzelunghe", con il quale ho superato le mie prime 100 repliche.
Finito questo primo tour, ho superato un'altra audizione e sono stato scelto per entrare a far parte del Musical "Aladin" scritto da Stefano D'Orazio e musicato dai Pooh, dove ho lavorato con Manuel Frattini e  Roberto Ciufoli. In questo tour, dove si sono superate le 150 repliche in una stagione, ho avuto occasionalmente l'onore di ricoprire il ruolo di Abu e Jago.
Successivamente ho fatto parte del cast di "80 voglia di 80", avendo l'onore di lavorare con Paolo Ruffini e Manuel Frattini.
Ho anche coreografato uno spettacolo musicale per una produzione Napoletana e più precisamente "Edith Piaf - lo spettacolo".
Poi, sono stato contattato dall'Accademia di Parma, nella quale ho studiato, per entrare a far parte dello staff insegnanti, in veste di insegnante di tip tap, passo a due e tecnica prese. Ho accettato di buon grado l'incarico e da 3 anni a questa parte continuo ad insegnare sia li che in altre realtà Parmigiane e non.
Parallelamente durante le scorse 3 estati, ho lavorato come coreografo per l'Azienda di animazione Samarcanda, presso il villaggio Salinello, in Abruzzo.


Vorrei capire come un artista a tutto tondo come te vede il mondo che lo circonda. Forse come un grande musical?

E' molto difficile rispondere a questa domanda… se vedessi il mondo che mi circonda come un Musical, il titolo sarebbe senza dubbio, "jekyll & hyde".
Il motivo è molto semplice…apparentemente il mondo ci sembra bello, sembra che tutti ci vogliano bene, ma la realtà è un'altra. specie per chi lavora nel mondo dello spettacolo, dove secondo me anche il rapporto più semplice (a livello di amicizia), è destinato a nascere (forzatamente o meno), con l'inizio del lavoro e a morire con la fine dello stesso. E' raro mantenere i rapporti con le persone con cui lavori, perché cambiando compagnia, si cambia tutto e spesso non si ha modo di coltivare e mantenere i rapporti nati. Io sono un tipo molto selettivo nella mia vita lavorativa e non…se non mi vai a genio, non c'è niente da fare…sono molto diffidente verso il mondo che mi circonda, perché oggigiorno non sai mai se le persone ti cercano e stanno con te solo perché gli fai comodo e sono interessate oppure perché veramente tengono a te per come sei e per quello che sei.
Nella mia vita posso dire di aver conosciuto tantissime persone, ma vere e sincere ne ho trovate pochissime (non credo di arrivare a finire le dita di entrambe le mani).
Che dire…bisogna stare in campana!

So di un musical Disney all'orizzonte... Quali sono i progetti per il tuo futuro, quelli imminenti e quelli a lungo termine?
Durante questa estate sono stato selezionato ed ho fatto parte del cast originale del workshop Disney tratto dal film musicale del 1992 "Newsies", per la regia di Federico Bellone e le coreografie di Gillian Bruce.
in poco meno di 3 settimane, abbiamo allestito tutto lo spettacolo che attualmente è in scena soltanto a Broadway…il direttore della Disney (Shumacker), è venuto in Italia per vedere il nostro allestimento e lo ha trovato davvero interessante….adesso non resta che attendere di sapere se la Disney produrrà Newsies in Italia oppure no, ed in caso…vi aspetto tutti a Teatro!!!
Progetti imminenti:  Il 23 settembre parteciperò insieme ai miei allievi dell'Accademia ad una serata di Varietà presso il Teatro Nuovo di Milano, organizzata da Eraldo Moretto; mentre il 28 settembre, sarò presente sempre con i miei allievi ad un Galà di Tip Tap, presso il Teatro Manzoni di Milano, per raccogliere fondi a favore dell'associazione NO PAIN di Milano, che si occupa della cura della malattia del dolore.
A lungo termine che dire…mi piacerebbe sicuramente continuare ad insegnare a livello professionale e non, e magari perché no…un domani aprire una realtà tutta mia, in cui insegnare con piacere a chi vorrà seguirmi.
Voglio inoltre diplomarmi come insegnante riconosciuto in Italia e all'Estero, portando a termine il percorso di studi iniziato con l'ISTD qualche anno fa.

Nato e cresciuto a Livorno, poi ti sei trasferito a Parma per studiare e lavorare, ma so che appena puoi torni ad esibirti volentieri a Livorno. Credi che Livorno sia artistica?
Credo che Livorno abbia le possibilità per essere Artistica, ma purtroppo a Livorno non si sa mettere in luce gli artisti che ci sono…perché ce ne sono e anche tanti. 
Di solito si preferisce dare spazio ai "Nomi", perché il ragionamento è : "se io metto un nome in cartellone, il pubblico arriva da solo"…in realtà questo funziona solo in parte. Premetto che non cel'ho con nessun Nome, anzi…ma capita che anche che i Nomi non siano sempre all'altezza delle aspettative del pubblico. 
Si dovrebbe voler trovare una via di mezzo. Quello che cerco di dire è che i "Nomi", in questione, potrebbero essere intervallati durante i loro spettacoli (di qualsiasi natura siano), dai giovani che sappiano offrire un certo tipo di intrattenimento.
A livorno ci sono sempre i soliti spettacoli visti e rivisti, pieni di parolacce che non servono a niente, se non a farti sorridere e a farti rendere conto di quanto il mondo che ci circonda sia marcio.
Si dovrebbe invece creare delle rassegne giovanili, finalizzate a dare spazio a gruppi emergenti che magari sanno fare buona musica, ma che si devono accontentare di pub di seconda mano, perché non trovano spazio dove esibirsi perché nessuno glielo da e soprattutto si fida di loro.








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