venerdì 10 ottobre 2014

Bio Style in Livorno#4 - Where is the love for Livorno ?

Il nuovo appuntamento con la rubrica di Matteo "Bio" Matteucci, naturalmente senza peli sulla lingua!
Fateci sapere che ne pensate!



Ogni volta che mi ritrovo a camminare sulla terrazza mascagni mi chiedo perchè non buttano giù tutto e ci fanno un campo da arare o un maxi parcheggio o anche una bella rotatoria tanto non è che si perda qualcosa visto lo stato in cui versa.
A parte le palle dei lampioni messe di fresco, la base è mangiata dalla ruggine e dai lucchetti. Una zona sottoposta alle mareggiate, andrebbe curata di più, ma il comune non ha soldi ( E' nova ) Anche la mancanza di voglia gioca un ruolo fondamentale. Sulle aiuole ogni tanto si trova un tarpone stecchito, vari escrementi di cane e se ti addentri di più fra le tamerici trovi pure i preservativi e chiaramente i tappi delle bottiglie di birra, ovviamente.


Singolare e quanto mai assurda la storia di questa catena. Dopo segnalazioni anche su "Combattiamo il degrado di Livorno" visto che nessuno si è mosso, mi armai di seghetto e la tolsi. Il tutto in 20 secondi.


Da qualche parte c'è pure il video. Meravigliosi i commenti contrari della gente che mi metteva alla gogna. RIDICOLI.
Mi dissero pure che mi volevo mettere in mostra e che non spettava a me.....
Giustissimo, spettava a chi è pagato per farlo, ma dopo un anno e passa....mi presero i classici " 5 minuti labronici". 


Il pavimento è tempestato di "ciunga" macchie sospette e cacate di cane. Verso la vegliaia c'è un bel rigonfiamento che presto o tardi farà come le strade della città, imploderà.
Ci metteranno un paio di cartelli della CLC ed aspetteranno che mettano radici e ragnatele.

Le spallette sono mangiate dal sale, dal  vento, firmate da graffitari in erba e pittori all'acqua di rose. "Ti amo Olivia" "Amiche per SSOGTRFABCF " Kikina sei la mia vita" Kikino ti farei " e frasi che farebbero piangere anche la miseria.
That's the peckerhead style.   
Ogni tanto le rifanno, un po' di sputo qualche granello di sabbia, ma non è che si sprechino. Tanto alla prima libecciata salta ogni rattoppo.

Il gazebo viene usato come orinale, lavagna per le frasi dei bimbi e dagli skater che volendo imitare

Tony Hawk si esibiscono in salti, saltini e finiscono a zampe all'aria.
Su ogni colonna, su ogni centimetro, ci sono minimo venti scritte, spesso anche qualche cippa. Il motivo ? Beh sono figli di Zeb e di madre ignota. C'è pure qualche cervello di pollo che usa chiamarle ragazzate.
Io da ragazzo facevo altro, non certo deturpare o sporcare un bene comune.
I cestini ci sono, ma quanti li usano ? 
Parecchi lasciano pure le coppette di yogurt dove capita o le infilano fra le colonette.



La terrazza con annessa passeggiata dovrebbe essere uno dei posti ideali per prendere aria, per vedere il mare e per passare momenti di calma lontano dal caos cittadino, ma sedersi qua sopra in questo stato vien da chiedersi tante cose....

Qui come in altri posti regna il menefreghismo e l'abbandono.  Il degrado è alto, vedere questo scempio, mi fa tornare la domanda che ho fatto prima. Perchè non la radono al suolo ? Tanto ogni cosa che c'è in questa città da noia. Ricordate la tiritera infinita sulle fontanelle che qualcuno voleva togliere perchè rievocavano il fascio ???
Prendete per esempio  il monumento Ciano..... la storia ci dice che doveva essere la base per l'eventuale statua del gerarca, ma essendo caduto il fascimo è rimasta incompiuta.
Buttiamola giù, tanto è invasa dalla spazzatura, nessuno muove un dito.
Tanti livornesi e non, fanno segnalazioni sul degrado etc e come sempre NESSUNO MUOVE UN DITO.
Ogni tanto la folgore la usava per l'addestramento, ma è diventata un rifugio per gli sbandati e per i bimbi che con le fiettine di cartone per fumare i cicchini o gli spinellini lontano dagli occhi dei genitori si rintanano sopra quel cubo. 
Qui a Livorno ogni cosa che c'è, dura il tempo di un Ave Maria o se preferite di un gatto sull'aurelia.

La statua del marinaio: per renderla ancora più glamour gli fu messo il berretto ed il rossetto.
La A di Piazza Attias viene usata come scivolo e come lavagna.

Una città che a partire dalle cose più piccole fa acqua da tutte le parti.
Le tante scritte ormai ripetute all'infinito, scontate ed obsolete dimostrano solo scarsa intelligenza e la mancanza di rispetto per le cose, altro che amore per Margherita piuttosto che Irene, qui manca l'amore per Livorno. Non c'è da sgranare gli occhi o mettersi le mani nei capelli, ci sarebbe tutto da rifare, ma come si fa ? Qui ognuno fa quello che vuole senza essere perseguito anche per le cose più gravi. Congratulazioni vivissime a chi dovrebbe fare qualcosa, ma come sempre non fa mai nulla. 
La mancanza di sicurezza, criminalità in crescita, latitanza delle istituzioni.
Una città che vive solo d'estate, scarsamente valorizzata.
Siamo ridotti male. C'è poco da sorridere, stranamente però, una volta fatto l'abbondamento stagionale ai Lido o Pancaldi o Roma e quando il gioca il Livorno, tutto il resto può cadere in prescrizione. I forestieri e qualche abitante, hanno pienamente ragione quando la chiamano la Napoli del centro.
A forza di permettere e di lasciar correre siamo alla deriva.
Siamo stranieri in casa nostra.
Siamo la causa del nostro male.
   

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