Dino Pelagatti, del '32, ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ne parlo come se lo conoscessi da una vita, uomo semplice, geniale, umile. Questa era l'idea che mi ero fatto dai suoi quadri, che danno l'immediata percezione del movimento a chi li osserva.
E questo artista idealizzato è stato confermato essere tale nel conoscerlo di persona.
Il 6 Aprile, se n'è andato nel suo stile, un movimento percepito, un'assenza che macchia la tela, un tocco finale, come la sua firma.
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