Cari amici, se ci seguite con assiduità sapete bene che non poniamo limiti alle espressioni di creatività che cerchiamo di divulgare sul nostro blog.
Esprimere sentimenti profondi, ricercati e non banali, come fanno Gabriele Bacci e Filippo Bresciani a mio parere risulta essere una forma di arte che non deve essere abbandonata, sopratutto in un epoca "effimera" come quella che stiamo vivendo, ed è ancora più interessante considerato che l'idea è venuta a due ragazzi molto giovani.
Così, con grande piacere, oggi ospitiamo su queste pagine la presentazione della pagina "L'Eremita dell'Essere".
Dateci un 'occhiata, ve lo consigliamo (Clicca qui)
L’idea di creare questa pagina è venuta in realtà molto spontaneamente.
A Ottobre io e il mio amico Filippo Bresciani ci siamo conosciuti all’università: entrambi abitiamo nella stessa città e frequentiamo il primo anno della facoltà di psicologia a Firenze.
Abbiamo scoperto con il tempo di condividere la stessa passione per la filosofia, tant’è che a entrambi piacerebbe continuare gli studi con una laurea in filosofia. Inoltre entrambi scriviamo pensieri, poesie e riflessioni integrando le nostre esperienze di vita agli studi che e alle letture che affrontiamo.
Poco tempo fa, il 25 maggio per l’esattezza, ricevo un invito ad una pagina chiamata “Eremita dell’essere” e subito dopo un messaggio in cui Filippo mi invita a partecipare. Accetto volentieri pensando che tutti i miei amici sanno che io scrivo ma in pochi hanno letto i miei pensieri e le mie poesie.
Penso che quel che ci siamo detti entrambi sia stato semplicemente “è il momento di farsi conoscere per quel che siamo”, e così è stato. Infatti anche il nome “eremita dell’essere”, nome che a prima vista può sembrare tanto ermetico quanto spocchioso, in realtà ha un significato molto semplice: una persona che in solitudine ricerca l’essere, il proprio essere.
Vogliamo, con i nostri scritti e le citazioni che pubblichiamo, dare la possibilità alle persone di riflettere e pensare alle modalità in cui vivono, vorremo cercare, quindi, di trasmettere alcune modalità diverse di intendere la vita e la realtà, modalità che si distinguano dalla visione estremamente materialista e utilitaristica su cui è impostata la società e la mentalità ampiamente radicata nel mondo di oggi.
Da una parte vorremo cercare di “fare cultura”, creare quindi una pagina che non sia la solita “menata satirica” o il solito di semplice informazione. Vogliamo ricercare, il più possibile il giusto equilibrio fra leggerezza e contenuto, in modo da veicolare il/i messaggi in maniera più efficace possibile.
Per il futuro, sperando di riuscire ad ampliare il nostro pubblico, soprattutto e prima di tutto sul territorio livornese, vorremo cercare di arrivare a organizzare eventi come dibattiti su argomenti inerenti alla filosofia o alla psicologia, dibattiti aperti a tutti, senza creare un pubblico di nicchia o di élite oppure delle letture di poesie e di brani.
Ovviamente aspettiamo la fine degli studi, intanto passiamo il tempo così senza avere grandi prospettive, piuttosto cerchiamo di sfruttare le opportunità che ci vengono concesse, limitate, se non scarse ma sicuramente esistenti.
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