lunedì 23 maggio 2016

Attraverso la luce - La poesia di Vincenzo Moggia

Bentornati amici di Livorno Artistica. Abbiamo da poco festeggiato i 3 anni di attività.
Oltre cento artisti sono apparsi su queste pagine, ma non ci fermiamo perché ci sono ancora tantissimi talenti creativi da farvi conoscere. Oggi è il turno del poeta e scrittore, Vincenzo Moggia.
Seguitelo sul suo blog (clicca qui)  e leggete cosa ci ha raccontato di sè.


Un saluto a tutti i lettori di Livorno Artistica e a tutte le artiste e gli artisti presenti! Mi chiamo Vincenzo Moggia, ho 32 anni e sono uno scrittore livornese d’adozione, vivendo qui fin da bambino. 

Oltre alla passione letteraria coltivo molti altri interessi: sto terminando gli studi Magistrali di filosofia della scienza; opero nell’associazionismo culturale, mi occupo di divulgazione scientifica e del pensiero razionalista, storia delle religioni e della spiritualità, ‘tematiche di confine’ (sulle quali mantengo una posizione scettica); amo la letteratura, l’arte a 360° dalla pittura classica alla videoarte sperimentale, le passeggiate tra boschi, colline e borghi medievali, la musica, il cinema (specialmente i vecchi film in bianco e nero)…



 Il primo incontro con la poesia l’ho avuto da ragazzino, tramite le opere di Paul Verlaine, ‘Principe dei Poeti’, ancora oggi tra i miei preferiti. Del 2002 è il mio primo esito, Quaderno blu. 


Quest’opera si articola in una prima parte di prose poetiche e una seconda parte in versi; si tratta di un percorso unitario la cui ‘occasione’ tematica (per usare un denso termine montaliano) è l’incontro destabilizzante tra eros e spirito. Questo fulcro tematico è però funzionale al lavoro che con quest’opera faccio soprattutto sul piano semantico, una riflessione sul linguaggio e nel linguaggio.



(...)L’aria vibra nell’incredibile fermento che prelude all’immersione nei flutti del cielo superiore. Il metafisico prende finalmente vita, il bronzo è mutato in oro, il viaggio è compiuto: il pensatore è giunto alla fine del suo pensiero. L’artista balbetta, né le sue mani conoscono i moti e le vie. Le forme sfuggono al controllo per dare vita alla profonda apocalisse, e in essa il tempo è già vinto! Si rivelano le curve del pensiero nella loro purezza, un individuo che non è individuo si manifesta e rivela alla nudità di una mente decostruita e risorta come forza indipendente. Circoli e ondulazioni cicliche creano le loro vorticose architetture innanzi all’uomo trasceso ed impotente. I colori e le matasse si sfaldano nel crogiolo dell’ultimo stadio (...)

Dopo aver ricevuto alcuni premi letterari e alcune partecipazioni con i miei versi a riviste e spettacoli teatrali, nel 2006 ho raccolto parte delle liriche scritte nel frattempo in una silloge, Attraverso la luce, organizzata intorno a un percorso di perdita e ricostruzione di senso, senza abbandonare la cosciente interrogazione sull’arte e sulla poesia, sui suoi rapporti con le varie forme dell’indagine conoscitiva, nonché con le espressioni delle forze più profonde e primitive che si agitano nell’umano.




Attraverso la luce è uscito lo scorso novembre 2015 per Eretica Edizioni, con Prefazione del grande scrittore, critico e giornalista letterario Mario Bernardi Guardi; sono in trattativa edizioni dell’opera in lingua inglese e spagnola.

                  Desterò gli araldi adunerò ogni singola scintilla
                per vedere i miei mondi incorniciati dal fuoco:

                  in un solo istante
                svaporeranno oceani i suoli avvam-
                peranno

                in un lampo ovunque farà giorno
                gli astri si faranno fiaccole nel Cosmo e
                  non esisterà più tenebra

                lo Spazio splenderà di luce il vuoto
                  sarà fiamma.

Pur avendo mantenuto un proficuo rapporto con la scrittura negli anni precedenti tale pubblicazione, ho iniziato a lavorare solo lo scorso anno a una nuova silloge, dal titolo provvisorio di Cattedrali d’acqua. Qui, sto cercando di applicare e portare a maturazione gli strumenti poetici finora messi a punto per confrontarmi in modo immediato, in bilico tra disequilibrio e armonia, con le forze extra-umane che abitano il mondo, in una sorta di dialogo intrecciato in un lessico simbolico di risonanze panteistiche il cui nucleo interlocutorio d’elezione è incarnato da alcuni esiti del grande poeta romantico Percy Bysshe Shelley. 

Di seguito potete leggere uno dei miei scritti recenti, in anteprima assoluta per Livorno Artistica:

                Resta in ascolto dopo il risveglio notturno
                fai penetrare il silenzio nei chiarori vaghi
                lungo i sentieri stormenti
                stai nel fremito di polvere, riposa
                nel gorgo dell’immoto nell’ombra
                satura d’umido e frescure:
                è qui, sotto le foglie
                i tuberi e le radici e le pieghe dei rami
                negli arbusti è sotto le increspature, le superfici

Vorrei segnalare ai lettori che con alcuni amici, da molti anni portiamo avanti una serie di incontri informali dedicati alla scrittura e alla creatività letteraria, e siamo sempre aperti ad accogliere nuovi partecipanti. Mie composizioni realizzate in queste occasioni, oltre a riflessioni su filosofia, arte, letteratura e mie traduzioni poetiche (specialmente da poeti americani contemporanei di cui sono un grande appassionato) si possono trovare di quando in quando sul mio blog (clicca qui)  

Sarei lieto di ricevere eventuali feedback e commenti di qualsiasi tipo, o scambiare idee con persone che condividano qualcuna delle mie passioni: potete contattarmi a postadeilettori@gmail.com 
Un grande ringraziamento a Livorno Artistica per l’invito e l’accoglienza!

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